Come uno sciamano alla scoperta di te

Non venire da me come si viene da un insegnante di tango, o da un counselor, o da uno psicologo.
Incontrami come si incontra un artista, un poeta del corpo e dell’anima, uno specchio in cui riconoscerti, nel dettaglio.
Per prima cosa ti abbraccerò.
Ti abbraccerò come si potrebbe abbracciare un’opera d’arte. Con il piacere e il rispetto che si porta a una Dea che si ha la fortuna di incontrare.
Abbracciandoti, tu mi trasmetterai un’infinità di verità che contieni. Molte più di quanto tu possa immaginare. E lo farai senza dire una parola.
Danzerai fra le mie braccia, brevemente. E poi ci siederemo e io ti racconterò tutto quello che tu mi hai raccontato.
A quel punto mi abbraccerai tu e, così facendo, di nuovo mi parlerai di te, senza parlare.
Questa volta il volume della tua essenza sarà più alto e ogni dettaglio invaderà il mio corpo, trovando spazio e comprensione.
Così, come uno sciamano che non contatta l’universo intero ma contempla la tua immensità, ti conosco e posso iniziare ad aiutarti con la mia arte, come si aiuta un quadro antico e bellissimo a cui si voglia restituire l’antico splendore.

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